Ah i tempi
in cui ti contemplavo
ineluttabile infinito
ora mi sfuggi tra le dita
Rimane il senso
di un orizzonte lontano
e si inerpicano
ridondanti ricordi
alle pareti secche
della mia anima
Vaghe
sfuocate ombre
illuminano il fine
L’oblio è meglio
di un lacerante dolore
ancorato alla profondità
degli abissi
della mente
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