Fateli i complimenti,
fateli sempre, non siate avari.
Un complimento non fatto muore in voi,
un complimento fatto fiorisce e vive in chi lo riceve.
Sordo
Non posso non udire
l'eco dei tuoi passi
che calpesta i miei pensieri
e si infrange negli spigoli
della mia anima
mi ronzi in testa
come un ape
come la pioggia
sui vetri
e leggera attraversi
la mia vita
sei entrata silenziosa
discreta come i dolci pensieri
come se
da sempre
abitassi le mie profondità
e forse è cosi
solo ora riemergi
come il sole all'alba
Uragano
Ti preannuncia un fragore
come una tempesta
so che sarai
per la mia inquieta anima
devastante
come la primavera
come le graminacee
entrerai in me
silente e impetuosa
in ogni mio dove albergherai
o forse
già ci sei
ci sei sempre stata
nel profondo dell'inconscio
come la parola, il viaggio, il sentiero
o solamente un sogno
sarai come ti ho immaginata
dai seni caldi
e i sorrisi accoglienti come i porti
come i viaggi, i sentieri o un sogno
e sarà come rinascere
Ti sto aspettando
non venire di fretta
mi basta questa luce fioca
per illuminare i pensieri
ti aspetto
come si aspetta la primavera
dopo il lungo letargo
non mi chiedo più
se questo corpo che mi contiene
ti piacerà
mi chiedo se vorrai scoprirlo
se insieme andremo
oltre gli scogli
oltre l'apparenza
se mi darai la mano
chiudendo gli occhi
se sarai mia complice
compagna e amica
se insieme
io e te
tu ed io
saremo una nuova appartenenza
se sapremo parlarci con gli occhi
mi chiedo se sentiremo
la stessa musica
quando ci sfioreremo
se verrai con me
lontano
noi due soli
ti aspetto
non fare rumore
e non venire di fretta
in questo sogno boreale
mi basta sfiorarti
e subito volo
colibrì dalle ali cromate
e il cuore in gola
in lente spirali mi avvolge
il tuo profumo
e divengo etereo
ti assaporo lentamente
come un limone che rinfresca
e sapori di menta
come le notti d'estate
e quella canzone sussurrata
ci ritrova abbracciati
io e te siamo il paradiso
Nelle mie mani
la fatica e il sudore
il peso degli anni
eppure
ti sanno accarezzare
con la leggerezza del vento
e sono affamate
dei tuoi contorni
come cani selvaggi
e ti cercano
sfiorano
come le mie labbra rosse
assaporano la tua pelle
e si vanno fondendo
le tue mani con le mie
così esili e avide
e ci coglie
avvinghiati
la fame di te e di me