Chi sei ?
che cingi il mio petto
penetri nella mia carne
sin nelle profondità
dove mi empie l'ignoto.
Chi sei?
per te
ho lasciato impervi pensieri
marcire come foglie
in autunno
ho rinchiuso il pudore
nello squallore di stanze
ove consumarvi
un attimo di appartenenza
Non si divide il pane
se le bocche son chiuse
chi sei?
Eppure
conosco
il tuo nome, il tuo odore,
il ventre di madre
solitaria quercia
dalle radici
di paglia
Chi sei?
nei bordi oscuri
delle pagine
una e mille
forse altre
forse unica
e piangi
come acqua
che va al mare
martedì 30 settembre 2014
domenica 14 settembre 2014
Impressione
amo in te l'ostinazione
sottile come le trasparenze
di un vestito estivo
l'orgoglio
ostinato come le braci
che ancora ardono
la malizia
che governi
come una barca in burrasca
la voce da bambina
che implora una certezza
il sorriso
dei viaggi brevi
in me assopiscono tenerezze
che la lontananza abortisce
e ti cerco
in una tela
delimitandoti in bordi
contenendoti
sabato 13 settembre 2014
Avere
Posseggo solo me stesso. Ma poiché non mi conosco fino in fondo in realtà è lui che mi possiede.
Sará
Solo il verrà
dirà di che colmiamo il vuoto
se sarà sufficiente
un giaciglio di foglie secche
maestose nella morte
che le innaffia
di colori
o se il vuoto basta
a colmar se stesso
nella nebbia novembrina
si perde la tua figura
scivolano l'ombre
sulla brina
un altro anno
è andato
e l'inverno
ha da passare
dirà di che colmiamo il vuoto
se sarà sufficiente
un giaciglio di foglie secche
maestose nella morte
che le innaffia
di colori
o se il vuoto basta
a colmar se stesso
nella nebbia novembrina
si perde la tua figura
scivolano l'ombre
sulla brina
un altro anno
è andato
e l'inverno
ha da passare
venerdì 12 settembre 2014
Parole
Labirinti
ove le mani si perdono
camino scalzo
nei tuoi pensieri
senza risonanza
e seggo all'ombra
distante
curva l'orizzonte
e nuovi venti
ululano
come stalattiti
di ghiaccio
sostano immobili
le mie parole
nella gola rossa
come in una fossa
ove le mani si perdono
camino scalzo
nei tuoi pensieri
senza risonanza
e seggo all'ombra
distante
curva l'orizzonte
e nuovi venti
ululano
come stalattiti
di ghiaccio
sostano immobili
le mie parole
nella gola rossa
come in una fossa
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