Il confronto

Oltre il muro
le distese di ciliegi in fiore
e camminai ove non piove mai
venne il deserto
oltre il muro
sai, trovarti d'improvviso
a far conti con te stesso,
per quanto necessario,
non è mai indolore
ma il deserto ti denuda
e tu, solo tu
e la tua esistenza
allora abbatti
le infrastrutture mentali
l'orgoglio, la paura, la solitudine
e rielabori archetipi
e riparti
senza appartenenze
ne pregiudizi
e silenzioso ascolti
l'energia pura
della vita

Cuba

lei é li
con le sue contraddizioni
zucchero e rum
e l'oceano
profondo democratico
e il tempo
che a Cuba si é fermato
al tempo degli eroi
che la guardano e vegliano
porchè gli yankee
sono li a poche miglia
Cuba è orgoglio
non l'ha piegata l'embargo
non la violenteranno
e nei vicoli
una ballerina fuma un sigaro
e canta
Hasta la vittoria siempre

disincanto

Ora vedo
con gli occhi del disincanto
nel buio della notte
la tua esile ombra
vagare nel nulla
e sciogliersi
come il tuo sospiro
disincantato
scorgo l'onda del tuo silenzio
schiantarsi
fragorosamente
sulle mie flebili parole
è il risucchio
le scompiglia e le porta lontane
così che rimango anche io
silenzioso
ad ammirare l'alba
che sarcastica
colora le vette

Arcigna
è l'ombra che il tuo silenzio
disegna sui fianchi
sai che guardo
i sospiri, gli occhi
il sudore
in questa calda estate
tutto arde
e tutto tacerà
cala il buio

Soccombe la ragione
sotto il vociare dei politici
vuoti slogan
scaldano le teste
Cosi muore la democrazia

Parole

Ti dono le mie parole
violentale
stringile al petto
segnale
ad una ad una
smontale, rimontale
fanne castelli friabili
solide rocce
o prendile come sono
fanne un ricordo
e soffiale nel vento
e io sarò
un alito sperduto

amore

Amore
amore così profondo
che scavi nella mia anima
che respiri
le nebbie che mi abitano
che ogni giorno raccogli
una carezza
un bacio
un abbraccio
amore
nudo e sperduto
così indifeso
mi arrendo
a te

Soffriva di una grave insufficienza di autostima, così che ogni giorno si iniettava dosi massicce di
"quanto sono brava". Uscire dagli schemi comportava per lei una sofferenza che non si alienava, quindi viveva senza sussulti e senza cambiamenti.
Si perdeva la magnifica sensazione di lasciarsi andare,  di scoprirsi attraverso il confronto, di vivere le emozioni senza limiti ne freni.

chiedersi

Sarai la mia mano
mentre tesserò
parole di lana
e ci scalderemo
per il lungo viaggio
sarò le tue mani
quando attraverseremo
le nebbie della mente
sarò il tuo naso
al profumo
delle spezie d'Oriente
nel deserto della solitudine
sarò la tua lingua
a bagnarti la bocca
a odorarti di fragola
nei giorni tristi e secchi
sarò, sarai, saremo
un unico albero
un intreccio di lunghe radici
di nomi di facce di razze
in una sola terra
in un infinito spazio

tremolio

Sbriciolano come grissini
tra le macerie giacciono
le nostre umane piccolezze

Nuovo giorno

il sole è alto
il libro odora tra le mani
tra presente e passato
non sono lo stesso
che hai baciato
il sole è alto
la storia scorre tra le dita
ti dicevo
rubandoti gli occhi
che eri la preferita
il sole cala
non ho più freddo
la sera sarà di ritorno
sul libro la parola fine
aspettando un nuovo giorno

vola

Lascia il segno
con la matita
disegna rughe
e borse
sotto gli occhi
ho visto altri tempi
implacabili
ho visto uomini
nuotare in universi
di paura
altri annegare
nell'indifferenza
non fermarti
L'abitudine corrode
annusa le nuvole
bevi il cielo
a piccoli sorsi
esci dai margini
vola
vola
vola ragazzo
vola

Non mi importa

La porta si aprì
e li
entrò il silenzio
nemmeno un ombra
nemmeno un eco
non mi importa
cosa pensi
con le ciliegie
disegni orecchini
racconti storie
e il fiume
scorre sempre
verso il mare
non mi interessa
cosa credi
dove andrai
il sole sorgerà
sempre ad est
e noi
andremo dove siamo venuti

perso

Mi sono smarrito
e stanco e perso ho vagato
in un sogno
che non so
se era il mio
la realtà è il vento d'inverno
cristalli di ghiaccio
a segnare il volto
e parole che scorrono mute
su fiumi ghiacciati
mai dissi
cosa celava il sorriso
sono vivo
sogno e sveglio
canto
unisciti a me
gracile rondine

avevi un sogno
troppo grande
troppo bello
fratello

previsto

Venne
il giorno della pioggia
venne
e bagnò le  ali
e ad uno a uno
caddero
i nostri sogni
vi è aria di maestrale
non hanno più senso
le parole
amare
eterno
ancestrale
giurasti di starmi
sempre vicino
e lo sarai
cicatrice profonda
che mi deturpa il viso

Angoli

Vi sono angoli
dove tutto è finito
lì mi trovi
nei momenti sepolcrali
rannicchiato,
vi sono piazze
dai grandi spazzi
lì io sono
a esplorare orizzonti,
vi sono momenti
ove angoli e piazze
in epici abbracci
si susseguono
lì malinconicamente veleggio
tra il deserto e il mare
ti mando delle rose
se ti va di parlare

Cambia

Ho visto un nuovo destino

e una strana euforia

nell'alba di questo mattino

sarà il sole alto a mettere allegria

l'assenza di dolore

sapendo che non sei più mia

a chi starai annusando l'odore

mentre fate l'amore

se di sogni siam fatti

me ne é rimasto forse uno

resterete esterrefatti

non sono diventato un signor nessuno

Il sogno più bello

é rimasto nel cassetto

non é più quello

ma lo tengo stretto

la primavera é tornata

o forse

 non se ne é mai andata

Energia

Ho amato
oltre i confini
come foglia al vento
senza gravità e senza meta
sopra ruvide e calde rocce
e lisci corpi
perso e libero
ho amato
e amo ancora
ancorato all'oblio
il tuo volto
taciturno e asprigno
si appanna
e sbrocca
notte tiepida
dell'archè
e divengo
finalmente
apeiron